Un laboratorio cubista
Il 21 maggio, tra le mura accoglienti di Palazzo Spadafora, sede del nostro Ellebi Lab e del COI, è andata in scena una piccola magia: Facce da Picasso, il laboratorio ideato da Massimo Melicchio, ha trasformato lo spazio in un’officina di colori, forme e sorrisi.
L’idea nasce da lontano, da un’attenzione profonda che Melicchio nutre da sempre verso il mondo dell’infanzia, ma anche dal desiderio di trasmettere l’arte non solo come prodotto, ma come processo partecipativo.
Il laboratorio prende spunto da uno degli aspetti più noti del lavoro di Pablo Picasso: la scomposizione e la ricomposizione dell’immagine.
Come appare il mondo visto da più angolazioni? Come raccontare un volto in modo nuovo?
Attraverso un gioco combinatorio affidato al caso – il lancio di un dado – i bambini sono stati guidati nella creazione delle proprie “facce cubiste”: occhi, nasi, bocche e orecchie si sono mescolate in modi ogni volta diversi, dando vita a maschere sorprendenti, ironiche, poetiche.
Ma il laboratorio non è stato solo un’esperienza artistica: è stato, soprattutto, un momento di comunità.
Famiglie, bambini, educatrici, case famiglia: tante realtà diverse si sono ritrovate insieme, a condividere un momento creativo, durante il quale ogni partecipante ha potuto esprimersi liberamente.
Per noi di Ellebi Lab, che crediamo profondamente nella funzione culturale dell’arte come apertura e possibilità, è stata un’esperienza importante.
Un tassello che racconta con forza quello che vogliamo essere: un progetto vivo, radicato nel territorio, capace di ospitare esperienze inclusive e trasformative.
Facce da Picasso è solo l’inizio, e seguiranno tanti altri momenti condivisi. Ma è già molto: perché ci ha ricordato che anche una maschera di carta può aprire la mente e ampliare lo sguardo.


